Forca d’Acero è un valico appenninico situato lì dove il Lazio incontra l’Abruzzo, a cavallo dell’Appennino abruzzese dei Monti Marsicani, tra i più immersivi d’Italia. Frequentato principalmente per turismo, è metà di attività a contatto con la natura, ma non solo. Se l’altitudine (misura oltre millecinquecento metri) permette di osservare un complesso faunistico ed una vegetazione stupendi, praticare sci di fondo e tuffarsi in percorsi alpinistici ed escursionistici, non è infrequente imbattersi in motociclisti intenti a godersi le curve che il passo offre. I riders possono vivere splendide esperienze paesaggistiche e cicloturistiche tra le vie del valico di Forca d’Acero. Protagonista anche del Giro d’Italia, il valico rappresenta l’ingresso laziale (unico stradale) al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Il dislivello è importante, ma sa dare soddisfazioni nell’ampia zona alta, quando si inizia a dominare un’importante vista sui territori di Lazio e Abruzzo.
Il valico rappresenta un’esperienza indimenticabile anche quando le forme dei rilievi tra le due regioni si percorrono a piedi; i sentieri che si snodano tra i boschi donano pace e rinsaldano il rapporto con l’ambiente. I colori della vegetazione variano a seconda della stagione, e per apprezzarne le sfumature durante l’arco dell’anno sarebbe preferibile effettuare più visite. La varietà degli itinerari, alcuni dei quali di durata anche giornaliera, assicura sempre nuove avventure. Una sosta al Rifugio di Forca d’Acero, inoltre, saprà certamente dare giusto ristoro al viaggiatore, che potrà riprendere il proprio cammino in questi luoghi incantevoli. La via è quella che congiunge le provincie dell’Aquila in Abruzzo, partendo da Opi, e di Frosinone in Lazio, giungendo a San Donato Val di Comino.