Il mausoleo, sebbene di non certa attribuzione all’oratore romano, è da tempo indicata come tomba di Cicerone, il quale a Formia terminò i suoi giorni terreni per opera di sicari inviati da Marco Antonio. Egli, infatti, inviso al condottiero romano poiché sostenitore degli uccisori di Giulio Cesare, dovette lasciare Roma giacché inserito nelle liste di proscrizione, spostandosi a Formia, in una villa rurale ove venne raggiunto e ucciso. La tomba, poco distante da quella della figlia del filosofo, ha forma di torre dalla base a pianta quadrata e sezione circolare più in alto.
Oggi spogliata di quelle che dovevano essere rivestimenti marmorei, ha al suo interno una camera, ove doveva riposare Cicerone nel suo feretro. Il passato romano della città laziale, ed il suo splendore, sono testimoniati dal cisternone, eretto nel I secolo a.C. ed utilizzata per la raccolta delle acque che transitavano, poi, nella rete cittadina. Ancora, assieme a frammenti di ville, criptoportici, edifici e mura, rinvenuti nel territorio del paese, è presente un antico teatro romanico, risalente anch’esso al I secolo a.C., ancora oggi visibile benché riconvertito in abitazioni private durante il XVII secolo.
Tomba di Cicerone e aree archeologiche
Formia (LT)Il mausoleo di Cicerone, la tomba della figlia di questi, i rinvenimenti del passato romano e medievale di Formia sono tracce indelebili dello splendore della città laziale.
Mausoleo di Cicerone e aree archeologiche di Formia
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