La Taverna della Catena ora si presenta come un caseggiato antico, signorile, benché non contraddistinto da particolarità architettoniche. Ad essere di sicuro rilievo è invece la storia di questo luogo, situato nell’abitato di Vairano Scalo, frazione di Vairano Patenora.
Avrebbe qui avuto luogo l’incontro tra Garibaldi e il re del tempo Vittorio Emanuele II, nonostante questo sia indicato storicamente come incontro di Teano. Ebbene, pare che la localizzazione geografica non fosse accurata al tempo e per alcune motivazioni si decise convenzionalmente di ubicare l’episodio risorgimentale nei pressi del comune casertano più noto.
Pur sussistendo ancora ulteriori aspetti controversi in merito alla vicenda, nella seconda metà degli anni Sessanta del secolo 1900 il palazzo è stato dichiarato monumento storico. Prende il nome dalle taverne che abitavano i locali della via Latina e Venafrana (sui quali tragitti sorge l’edificio) e dall’usanza di chiudere il quadrivio adiacente nell’occasione in cui personaggi di spicco andavano a caccia nella riserva di Torcino. Vi soggiornò, contro il suo volere ed in veste di carcerato, l’intellettuale e fondatore del Partito Comunista d’Italia Antonio Gramsci.
Taverna della Catena
Vairano Patenora (CE)Taverna della Catena, struttura antica e monumento nazionale di Vairano Patenora, luogo storico d'incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II.
Palazzo antico di Vairano Scalo, la Taverna della Catena è parte della storia di Vairano Patenora
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