La posizione defilata rispetto al centro abitato suggerisce una già consistente serenità interiore a riparo dai rumori della vita quotidiana, e la natura ricca e vitale amplia le possibilità ad una spiritualità immersa nei cerri ed al respiro di aria pura ed incontaminata.
La chiesa prende il posto di un luogo di culto bizantino risalente al X secolo, al suo interno, protetto dalla cupola tondeggiante a base quadrangolare, gli affreschi impreziosiscono l’ambiente interno, mentre una bellissima tela mariana cattura lo sguardo. Il santuario è intitolato alla Madonna della Stella, che nella seconda domenica di maggio è omaggiata da una festa dal folklore di forte interesse. I nusazit, pupazzi rinvenienti dalla cultura albanese e raffiguranti due sposi, il diavolo dai due volti ed i fabbri, vengono fatti roteare con piccoli razzi imperniati alla base.
Al personaggio luciferino tocca invece ben altro destino, finendo a rogo, momento che dà impulso alla processione che porta la statua di Maria a sfilare nelle strade del borgo antico.