Il santuario dei Santi Cosma e Damiano di Isernia è un luogo di culto che coniuga arte e spiritualità. Capace di infondere una rigenerante sensazione di pace, la struttura si erge su di un colle che affaccia sul fiume Carpino. La freschezza dell’aria di collina e la vegetazione che lo circonda donano a questo eremo un aspetto ed un’ambientazione pacifici, che il viaggiatore non faticherà a far suoi. Situato a breve distanza dall’abitato del capoluogo molisano, il santuario venera il culto dei Santi Cosma e Damiano, le cui reliquie in due bisti allocate internamente risiedono.
Benché le fonti non siano certe, questa rasserenante chiesetta avrebbe sede su di una cappella del 1130, a sua volta sostitutiva di un tempio pagano, mentre l’odierna fattezza è datata nella prima metà del Cinquecento. L’originaria struttura templare si ritiene essere stata dedicata a Priapo, venerato in quanto dio della virilità. Il culto, di natura greca, si diffuse anche durante l’epoca romana, con offerte e preghiere per favorire la fertilità e le nascite. Il la cupola che si innalza sul presbiterio e sull’abside è finemente affrescata, con dipinti che riportano la vita e le opere dei Santi medici, mentre il soffitto della navata è a cassettoni. Il solaio ligneo crea un binomio stilisticamente riuscito con la pavimentazione maiolicata, dalle tinte accese. Le pareti della navata continuano la narrazione di miracoli dei santi, avvolgendo il pellegrino nella loro virtuosa vita, ed il coro riporta il martirio subito.
Esternamente, il corpo di fabbrica in pietra termina con una copertura a falde, preceduto da un porticato contraddistinto da tre archi a tutto sesto. All’interno, è contenuto il portone di ingresso alla chiesa. Sul finire di settembre, ogni anno nei giorni del 26 e del 27, la partecipata processione porta le statue dei santi migrano dalla cattedrale di San Pietro Apostolo.