Resti dell'abbazia di Sant'Ippolito

Atella (PZ)

L'abbazia visse il suo splendore tra VII e XV secolo, quando un forte sisma ne minò la stabilità. Immersa in una cornice verde, dona ancora grande ristoro interiore.

Abbazia eretta dei monaci di San Basilio e retta fino al XV secolo dai monaci di San Benedetto

L’abbazia di Sant’Ippolito, nella sua originaria conformazione, appartiene al VII e XI secolo, eretta dai monaci della regola di San Basilio, durante la dominazione normanna fu retta dai monaci dell’Ordine di San Benedetto. Composta da due ordini di costruzione in parte sovrapposti, era dotata di torre campanaria e di un’area sepolcrale esterna.
Il violento sisma che nella metà del XV secolo colpì duramente la Basilicata rovinò la struttura, che non poté essere ripristinata e venne lasciata in disuso.

Gli scavi operati hanno permesso di individuare buona parte del sito occupato dalla abbazia di Sant’Ippolito, che nella sua massima estensione avrebbe coperto quasi per intero l’istmo che separa i due specchi d’acqua che formano i laghi di Monticchio. In tempi odierni è possibile visitare i ruderi dell’abbazia, che testimoniano la grandezza dei luoghi, ed immergersi in una atmosfera di profondo raccoglimento e contatto con la natura.

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