Attraversamento del fiume Basento, il Ponte Musmeci unisce l’omonima statale 407 al capoluogo di regione. Di primaria importanza, l’infrastruttura si estende per oltre cinquecento metri ed è realizzata in calcestruzzo armato. Se l’andamento della porzione superiore, come si conviene, è sostanzialmente piana (salve le soluzioni tecniche di funzionamento) e non presenta particolari elementi, a stupire è l’architettura inferiore, gioiello in cui design e funzionalità si tengono per mano creando un intreccio dall’andamento sinuoso e gradevole.
Sergio Musmeci, ingegnere celebre che sosteneva l’importanza dell’alternanza in una struttura della materia e dei vuoti, come in una sostanziale riproposizione del lavoro della natura e dell’architettura organica di cui fu esponente, terminò l’opera nel 1975.
Gli studi del tecnico, orientati ad innovare, a rivedere e sovvertire le regole dell’edificazione per realizzare opere dalle forme più naturali, condusse ad una solida realtà costruttiva capace di reggere finanche alle afflizioni sismiche che scossero la Basilicata nel 1980 con un disegno che segue l’ambiente in cui è calato e non abbisogna di pilastri sovradimensionati per tenersi saldo. Ad oggi rappresenta il progetto realizzato più importante del Musmeci, che tra gl’altri propose anche una premiata (ed innovativa) proposta di ponte sullo stretto di messina.