Il centro storico di Sabaudia risale agli anni Trenta del Novecento, essendo questa una città di fondazione la cui istituzione si data al periodo successivo alle opere di bonifica dell’Agro Pontino. Per la progettazione del tessuto urbano fu indetto un bando di concorso da parte dell’Opera Nazionale Combattenti e curato da un quartetto di architetti, vincitore dello stesso, dando il via ai lavori di costruzione nel 1933. Luigi Piccinato, Gino Cancellotti, Eugenio Montuori e Alfredo Scalpelli, idearono una città moderna, in armonia con il movimento architettonico di fresca affermazione, che prevede linee pulite, nette, e lo sguardo rivolto alla funzionalità degli edifici.
A partire dal palazzo del Comune, dall’alta torre civica e che ospita il museo Emilio Greco, e dal palazzo delle Poste, accomunati, tra l’altro, da un impianto di illuminazione recentemente progettato da Vittorio Storaro (direttore della fotografia di fama internazionale), l’oggi ex Casa del Fascio e così pure le chiese, in particolar modo quella della Santissima Annunziata, mostrano un limpido esempio di Razionalismo italiano.
Palazzi nello stile del Razionalismo italiano
Sabaudia (LT)Lo stile che caratterizza le architetture di Sabaudia è stato in voga tra gli anni Venti e gli anni Settanta del Novecento e contraddistingue alcuni degli edifici più illustri della città.
Nel centro storico di Sabaudia, palazzi nello stile del Razionalismo italiano
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