Santa Maria Capua Vetere, l'antica Capua, custodisce uno dei patrimoni archeologici e storici più significativi dell'epoca romana: l'Anfiteatro Campano e il Museo dei Gladiatori. Questi due siti, strettamente connessi, offrono una testimonianza unica sulla vita e gli spettacoli nell'antica Roma, in particolare sul mondo dei giochi di lotta.
L'Anfiteatro Campano, secondo per dimensioni solo al Colosseo, fu costruito tra la fine del I e l'inizio del II secolo d.C., in età flavia, e successivamente abbellito dagli imperatori Adriano e Antonino Pio, come testimoniato da un'iscrizione rinvenuta nel Settecento. La sua struttura ellittica, con un asse maggiore di circa centosettanta metri e un asse minore di quasi centoquaranta, rivela l'imponenza dell'edificio, che si innalza per oltre quarantacinque metri. L'arena, di dimensioni paragonabili a quella del più noto Anfiteatro flavio di Roma, era il cuore pulsante dell'opera, dove si svolgevano combattimenti di gladiatori, venationes (caccia e combattimenti con animali) e altri spettacoli.
La storia dell'edificio fu segnata da eventi significativi: nel 456 d.C., durante il saccheggio di Genserico, subì gravi danni, ma fu successivamente restaurato nel 530 d.C. Durante il periodo gotico e longobardo, l'edificio continuò a essere utilizzato come arena, ma dopo la distruzione della città da parte dei Saraceni nell'841 d.C., fu trasformato in una fortezza. Situato nelle vicinanze dell'Anfiteatro campano, il Museo dei Gladiatori offre un'immersione nella cultura dei lottatori, figure iconiche dell'antica Roma. Capua era famosa per la sua scuola di gladiatori, la più importante e prestigiosa dell'epoca, istituita nel 49 a.C. da Giulio Cesare. L’esposizione, inaugurato nel 2003, espone reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi dell'anfiteatro, tra cui elementi decorativi, armi e attrezzature utilizzate dai gladiatori.
Il percorso espositivo si articola in tre sale, dove è possibile ammirare scene di sacrificio, raffigurazioni dell'anfiteatro in costruzione e scene mitologiche, in particolare le imprese di Ercole e i Dioscuri. Il museo offre anche una ricostruzione di un combattimento di gladiatori, permettendo ai visitatori di comprendere meglio la dinamica degli spettacoli che si svolgevano nell'arena. L'Anfiteatro Campano e il Museo dei Gladiatori rappresentano un patrimonio di inestimabile valore storico e culturale, testimonianza di un'epoca passata che continua ad incuriosire.
