Museo Civico Archeologico della Civiltà e del Territorio di Frigento

Frigento (AV)

L'antica struttura di Palazzo De Leo è oggi chiamata ad ospitare la Casa della Cultura di Frigento, il MIFRACT. All'interno del Museo Civico Archeologico della Civiltà e del Territorio di Frigento, storia e arte convivono.

Museo Civico Archeologico della Civiltà e del Territorio di Frigento, il MIFRACT è la Casa della Cultura, all'interno del Palazzo De Leo

Il Museo Civico Archeologico della Civiltà e del Territorio di Frigento, il FRIMACT, è il contenitore storico principale del paese campano. Frigento ha una storia risalente, la presenza umana si attesta sin dal Paleolitico e la sua posizione strategicamente favorevole ha portato ad una stanzialità ed allo sviluppo di un impianto urbano già in epoca preromana. Il borgo, infatti, si colloca sul passaggio della Via Appia, strada consolare che congiungeva Roma con Brindisi.
All’interno dei locali del Palazzo De Leo, struttura ottocentesca di gran fascino, sono presenti due sezioni, quella archeologica e quella d’arte contemporanea. La prima comprende una esposizione di ritrovamenti funerari e una relativa all’attività agricola della zona, eccellenza dell’avellinese, denominata “A Frigento racconti del grano nel vento”, che narra la centuriazione del territorio. Accanto ai rinvenimenti tombali, sono osservabili anche utensili e ceramiche di uso quotidiano, tra cui recipienti, lampade. L’esperienza visiva è resa maggiormente immersiva dai contenuti multimediali.
La sezione di arte contemporanea è animata dalle stampe d’autore della Civica Raccolta d’Arte “Pina Famiglietti”, collezione prodotta dal consorte della dedicataria, Angelo Gabbanini. La pinacoteca frigentina offre una prospettiva interessante sulle tecniche di stampa e sul lavoro dello stampatore durante la seconda metà del Novecento, in collaborazione con artisti del calibro di Bruno Canova, Niké Arrighi Borghese, Federico Righi, Ernesto Treccani, per citarne alcuni, per un totale di oltre cento opere appartenenti a più di cinquanta autori.
La produzione di stampa del Gabbani è stata donata al Comune di Frigento e dal 2015 è in mostra nel FRIMACT, il Museo Civico Archeologico della Civiltà e del Territorio di Frigento. L’esposizione è un viaggio nella produzione artigianale nel suo momento di incontro con l’arte contemporanea. Il contenitore storico accoglie anche la biblioteca di Frigento, che dagli ottocento volumi iniziali è oggi giunta ad oltre cinquemila, contribuendo a rendere Palazzo De Leo “Casa della Cultura”.

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