Eremo di San Michele alle grottelle

Padula (SA)

Intimo santuario ipogeo, antico luogo di culto micaelico campano, nel territorio di Padula.

Eremo di San Michele a Grottelle, culto micaelico a Padula

Il culto dell’Arcangelo Michele è antico e l’espansione nella penisola italica si deve all’insediamento e dominazione longobarda, pur se la venerazione era già salda in epoca romanica. L’utilizzo delle grotte come cenobio è risalente ad un periodo sicuramente anteriore, essendo queste state vissute quali santuari che riportano ai rituali pagani, precedenti all’affermazione del Cristianesimo. I rifugi rupestri dell'Eremo di San Michele alle Grottelle si trovano poco all’esterno del perimetro murario della città di Cosilinum, che costituisce il primario impianto di Padula, di fondazione enotria e sviluppo della popolazione dei Lucani.
La consacrazione a San Michele è stata collocata temporalmente al periodo dell’Impero di Costantino, di dinastia bizantina ed a cui si deve la ricorrenza di omaggiare il santo in giugno.
Il santuario mostra al suo interno opere di grande splendore, affreschi che raffigurano i martiri, i santi ed in particolare San Giacomo di Compostela, con riferimenti al cammino, ed alla Madonna, in un ciclo mariano. Varcato l’ingresso dell'Eremo di San Michele alle Grottelle, si percepisce una forte compenetrazione tra culto e natura, tra creato e Creatore, nonostante gli interventi di consolidamento delle strutture avvenuti negli anni, donando al pellegrino un momento di intensa interiorità.

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