Monumentale duomo dall’antica origine e dalle molte ricostruzioni, la cattedrale di Santa Maria Assunta oggi appare in una veste di grande effetto, dalle linee pulite che invogliano al raccoglimento pur se bene ornato. La storia della chiesa principale di Irsina è ricca, tra alterne vicende e le ricostruzioni ne sono una testimonianza. Una prima opera di ripristino si deve all’esigenza di far fronte ai danni, ingenti, di un incendio avvenuto sul finire del X secolo. Più avanti nel tempo, durante il XIII secolo, il duomo fu oggetto di ampliamento. Una serie di incisive opere di restauro concluse il ciclo nel XVIII secolo. Questi ultimi orientarono lo stile della struttura verso l’architettura gotica, tralasciando solo alcuni elementi e ambienti. Il campanile, e con esso la cripta sottostante la chiesa, infatti, sono stati preservati nella loro costituzione originaria, la torre mostra un apprezzabile incontro tra arte romanica (in basso) e gotico (porzione superiore).
Si accede all’interno superando la bellissima facciata barocca dal portale decorato che conduce alle tre splendide navate che conducono all’altare maggiore dove un crocifisso quattrocentesco ligneo ne è sormonto. Le tre campate sono divise da archi a tutto sesto, poggiati su pilastri decorati, che contribuiscono, con il transetto, a delineare la pianta dell’edificio. Se la pianta della chiesa è a croce latina, gli ambienti della stessa misura della cripta suggeriscono invece una croce di matrice greca, dalla stupenda pietra viva. Le opere artistiche contenute nella cattedrale di Santa Maria Assunta sono molteplici, il duomo di Irsina è casa per alcune realizzazioni di grande pregio, tra cui la scultura della Madonna col Bambino del XV secolo, il reliquario di Sant’Eufemia e la statua che la ritrae. Quest’ultima, fu realizzata da Andrea Mantegna durante il XV secolo ed è tra le attrazioni di maggior interesse del borgo del materano e della Basilicata.