Concattedrale della Natività della Beata Vergine Maria. Il monumento romanico, luogo di culto principale del paese pugliese e sede – assieme a Cerignola – dell’omonima diocesi, è una splendida chiesa eretta nel XIII secolo. La struttura originaria venne costruita dall’Ordine dei frati minori conventuali, dedicata a San Francesco ed in seguito, nel XV secolo, elevata a cattedrale.
L’ultima ricostruzione, dopo i lavori che ne ampliarono le forme tra Seicento e Settecento, risale agli ultimi scorci del XIX secolo, quando successivamente al terremoto del 1871 dovette essere ripristinata.
La facciata della concattedrale della Natività della Beata Vergine Maria ha mantenuto gli stilemi romanici con i tre rosoni che impreziosiscono la veduta principale e le altrettante porte di accesso, la principale delle quali nel 2000, in occasione del Grande Giubileo, è stata impreziosita da una porta in bronzo di nuova fattura, che descrive nelle formelle l’esistenza del Cristo.
L’interno è suddiviso in tre navate, scandite dal colonnato su cui poggiano gli archi, dai soffitti in parte affrescati, che terminano in absidi. L’affresco della Natività della Beata Vergine Maria, attuale dedicataria della chiesa, è dell’artista Vito Calò e rende l’ambiente accogliente, assieme alle tinte chiare utilizzate.
Concattedrale della Natività della Beata Vergine Maria
Ascoli Satriano (FG)Imponente chiesa romanica e sede, con Cerignola, della diocesi omonima. L'affresco che ritrae la Natività della Vergine è stato realizzato dall'artista Vito Calò.
Cattedrale della Natività, sede della diocesi ad Ascoli Satriano
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