Un cammino lungo la storia e l’eredità di un paese dalle mille vite, il centro di Campomaggiore vecchio, che nel 1885 una frana rese inabitabile ma che ora risplende della cura degli abitanti, intimamente connessi con il loro passato.
Al tempo della costruzione ad opera dei conti Rendina, nel 1741, questi seppero intravedere, immaginare e far nascere un sogno di prosperità, un paese che sapesse accogliere e desse floridezza all’esistenza degli abitanti. Sotto lo sguardo vegliardo delle Dolomiti Lucane, le poche case che componevano il villaggio abbandonato, possedimento del conte Teodoro Rendina, fecero posto ad un più moderno tessuto urbano, nato per ospitare un sogno di benessere. Ad ogni contadino era assegnata della terra da coltivare ed era stata predisposta una positiva politica di piantumazione.
Tante le testimonianze sopravvissute allo sventurato destino di Campomaggiore, città dell’utopia sociale, da piazza dei Voti, in parte visibile, al palazzo baronale, simbolo del borgo, sino alla torre campanaria facente parte dell’allora chiesa della Madonna del Carmelo.
Un cammino lungo la storia e l’eredità di un paese dalle mille vite, il centro di Campomaggiore vecchio, che nel 1885 una frana rese inabitabile ma che ora risplende della cura degli abitanti, intimamente connessi con il loro passato.
Al tempo della costruzione ad opera dei conti Rendina, nel 1741, questi seppero intravedere, immaginare e far nascere un sogno di prosperità, un paese che sapesse accogliere e desse floridezza all’esistenza degli abitanti. Sotto lo sguardo vegliardo delle Dolomiti Lucane, le poche case che componevano il villaggio abbandonato, possedimento del conte Teodoro Rendina, fecero posto ad un più moderno tessuto urbano, nato per ospitare un sogno di benessere. Ad ogni contadino era assegnata della terra da coltivare ed era stata predisposta una positiva politica di piantumazione.
Tante le testimonianze sopravvissute allo sventurato destino di Campomaggiore, città dell’utopia sociale, da piazza dei Voti, in parte visibile, al palazzo baronale, simbolo del borgo, sino alla torre campanaria facente parte dell’allora chiesa della Madonna del Carmelo.
Il paese di Campomaggiore nuovo ospita il Museo dell’utopia, ove sono conservati importanti documenti del borgo del potentino, sfondo di eventi.
Città dell'utopia sociale
Campomaggiore (PZ)Visita del prezioso borgo storico di Campomaggiore vecchio, in Basilicata.
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