La struttura originaria della chiesa di Sant'Erasmo a Formia è risalente al primo luogo di culto sorto all’indomani del martirio di Sant’Erasmo, avvenuta agli inizi del IV secolo, che venne in seguito reso più ampio e riedificato come chiesa, e che nel X secolo era affiancato dal monastero dell’Ordine di San Benedetto. La distruzione della prima metà del Cinquecento portarono alla ricostruzione in vesti rinascimentali, mentre il rifacimento ottocentesco ha donato l’attuale aspetto. All’ambiente interno, le cui tre navate si mostrano accoglienti e sobrie, si accede attraversando il sagrato e sono ornate dai pilastri in stile gotico, da marmi policromi e rese gradevoli dalle tinte tenui delle pareti. Il complesso si compone, inoltre, della chiesetta di San Probo, costruita nel Cinquecento e costituita da una navata di ampio respiro spirituale.
La chiesa inizialmente accoglieva le spoglie del santo dedicatario, le quali furono traslate nella cattedrale di Gaeta con il trasferimento della sede vescovile, ed oggi rimane uno dei luoghi religiosi più visitati del paese.
Chiesa di Sant'Erasmo a Formia
Formia (LT)Chiesa che un tempo costudì le spoglie mortali del santo dedicatario Sant'Erasmo ed ex cattedrale, oggi luogo di culto principale del paese laziale.
Chiesa di Formia, dedicata al martire Sant'Erasmo
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