La cattedrale di Santa Maria Annunziata di Anagni è un luogo di culto di straordinaria bellezza e dallo stile romanico sobrio e piacevole.
L’edificio principale risale alla seconda porzione dell’anno Mille, ma i primi interventi operati a metà del 1200 ne mutarono gli interni inserendo elementi gotici, mentre di poco precedente è il meraviglioso mosaico che ne costituisce la pavimentazione. La chiesa, eretta tra 1072 e 1104, è un gioiello dell’architettura e deve la sua costruzione al volere del vescovo di Anagni Pietro da Salerno, con la predisposizione dei mezzi necessari a cui provvide l’imperatore bizantino Michele VII Ducas. L'edificio si caratterizza per l’architettura romanica, con una facciata in pietra arenaria e un campanile di 30 metri che domina il tessuto urbano di Anagni. Sul portone centrale e su quelli laterali, campeggiano le lunette in pietra scolpita. Quella dell’ingresso principale mostra una elegante croce. All'interno, la cattedrale è suddivisa in tre navate, arricchite da un prezioso pavimento a mosaico in stile cosmatesco, realizzato tra il 1224 e il 1227 da maestranze romane specializzate.
Le navate, così, accolgono il pellegrino, che viene guidato tra i dipinti medievali sino alla monumentale Cappella sistina del medioevo ed alla cripta dedita al culto di San Magno. I cinquecentoquaranta metri quadri affrescati sono espressione di un ciclo pittorico avente a tema la salvezza dell’uomo, con raffigurazioni rinvenienti da Nuovo ed Antico Testamento.
La torre campanaria si innalza dinanzi al corpo principale ed alla sua estremità è stato montata una struttura metallica per permettere alla stessa di reggere il peso delle campane. Suddiviso in sezioni segnate da leggere cornici marcapiano, il campanile mostra diversi ordini di finestre, tra monofore, bifore e trifore. Oltre alla cattedrale di Santa Maria Annunziata, il complesso include il MuCa (Museo della Cattedrale), dove trovano spazio opere artistiche ed oltre milleottocento testi, l'oratorio di San Thomas Becket e la menzionata cripta di San Magno.