Castello Piccolomini

Il maniero, eretto a partire dagli ultimi anni del XIV secolo sulla base di una fortificazione del XIII secolo, si inseriva nel numero delle opere difensive che comprendevano la costruzione di mura di cinta e di una torre con funzione di mastio. La struttura venne ampliata nel tempo, aggiungendo torri perimetrali e strutturando diversamente l’edificio, poiché le tecnologie belliche si erano evolute. Durante il periodo aragonese il castello assunse le fattezze della residenza nobiliare, maggiormente curata nell’estetica, e venne reso più comfortevole. Le pregevolezze architettoniche quattrocentesche, di stile rinascimentale, caratterizzavano il maniero.
Ulteriori lavori si resero necessari nel corso degli anni per via delle afflizioni sismiche di fine Seicento, inizio e fine Settecento, e per far fronte alle mutate necessità, che videro il castello assumere le vesti carcerarie. Sul finire del XIX secolo venne dichiarato monumento nazionale e restaurato ancora una volta negli anni Sessanta del Novecento, dopo aver resistito al terremoto di inizio secolo senza perdere il fascino che ancora oggi lo rende tra i manieri più visitati della regione, ospitando il Museo d’Arte Sacra della Marsica.