Il crinale roccioso affacciato sulla valle del Tirino e sugli altopiani di Navelli e Campo Imperatore regge un antico castello, tra quelli posti a maggiore altitudine in Europa e dal fascino senza tempo. La rocca originaria si data al XI secolo e venne edificata per scopi di monitoraggio e difesa del territorio dal normanno Ruggero II d’Altavilla, parte di un intervento che prevedeva ulteriori torri e fortilizi eretti in comunicazione tra loro.
La struttura giunta ai giorni odierni è frutto di opere di fortificazione del XV secolo e di restauro a seguito degli eventi sismici del XVIII, operati sul finire del Novecento; è composta dalla cinta muraria alle cui estremità sono presenti torri angolari e dal corpo centrale, avente funzione di mastio.
Alcune immagini della rocca, precedenti al restauro, sono visibili nel lungometraggio Ladyhawke, pellicola del 1985. Ai piedi del maniero, sul pendio della dorsale, si estende il borgo, oggi testimoniato dai propri ruderi, abbandonato a seguito del terremoto settecentesco e di fianco è possibile visitare la chiesa di Santa Maria della Pietà.
La veduta immensa, le forme che risplendono nel chiarore della pietra ripristinata, l’aspetto dal tempo cristallizzato, rendono il castello di Rocca Calascio una meta ambita.