Il fiabesco maniero poggia su uno sperone roccioso che si erge sul borgo di Pescolanciano, lì dove un tempo pare fosse stata costruita una fortificazione sannita. A seconda delle dominazioni e delle baronie, il castello d'Alessandro ha avuto molteplici padroni, ma più di tutte una famiglia ha legato all’edificio il proprio nome ed al paese la propria storia, quella, appunto, dei d’Alessandro. Ebbe così luogo un sensibile ampliamento della struttura, con la costruzione di torri e della chiesa gentilizia ove dimorarono le reliquie di Sant’Alessandro. Alla storia più recente, dal 1800, ed al terremoto del quinto anno del secolo, si deve il passaggio a dimora nobiliare, con l’abolizione del sistema feudale non risultavano motivi per mantenerne l’utilizzo difensivo.
L’ultimo sussulto bellico risale al secondo conflitto mondiale, nel quale i tedeschi costituirono il quartier generale del fronte cassinese lungo la linea Gustav (le reliquie del santo conservate nella chiesa interna distolsero gli stessi da prepararne l’esplosione).
Oggi il fortilizio pentagonale è in fase di recupero da parte del ramo giovane dell’antica famiglia e si compone di una parte ancora in uso ed altra, pubblica, destinata ad eventi culturali, mostre.
Castello d'Alessandro
Pescolanciano (IS)Maniero dalle bellissime fattezze oggi contenitore di storia, mostre ed eventi culturali.
Simbolo di Pescolanciano, il Castello d'Alessandro
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