Il castello baronale di Macchiagodena, situato in Molise, nella provincia di Isernia, è una fortezza che domina la Valle del Biferno.
In vetta rispetto al bellissimo borgo di Macchiagodena, sorge il monumentale castello baronale, sullo sperone roccioso di origine calcarea che domina il paese, evoluzione di precedenti fortificazioni. Esisteva già, infatti, una originaria roccaforte risalente al IX secolo edificata per assicurare il controllo sulla valle sottostante, ma questa venne implementata durante la dominazione longobarda. La struttura attuale del castello è il risultato di vari rimaneggiamenti nel corso dei secoli. La pianta è quadrangolare, con torri di difesa, delle quali ne rimangono visibili tre. L'accesso avviene tramite una rampa che conduce al cortile interno, dove si trovano ambienti di interesse storico e culturale, come la biblioteca con arredi ottocenteschi e dipinti.
Esaurita la funzione bellica difensiva, susseguentemente al sisma di inizio 1800 l’edificio dovette essere ristrutturato. Benché già durante il XVI secolo il castello fosse stato fatto oggetto di rimaneggiamenti e trasformazioni, con l’aggiunta in periodo angioino di torrioni a pianta circolare ed ulteriormente impreziosito, vennero implementati gli spazi per l’ospitalità. Da allora, quella che divenne una dimora nobiliare, ha subìto un periodo di abbandono al quale la Regione Molise nel 2009 ha iniziato a porre freno. Questo, recuperando l’immobile, nel tentativo di ridare l’antico splendore e consegnarlo alle generazioni future nell’interezza della sua storia.
L’importanza del sito risale all’epoca medievale, in cui il controllo di un’area significava preservare la signoria sulla stessa. La Valle del Bradano, per la sua posizione di frontiera tra Basilicata e Puglia, rappresentava un luogo di primaria rilevanza.