Aree archeologiche naturali del Circeo

San Felice del Circeo (LT)

Grotte un tempo rifugio e ricovero per animali, oggi luoghi di scoperta della civiltà umana.

Archeologia nelle grotte Azzurra, delle Capre, Lazuisi, dell'Impiso e Guttari

I territori oggi inseriti nel Parco nazionale del Circeo sono uno scrigno di storia, le cavità naturali sono state da sempre utilizzate dall’uomo come rifugio, abitazione e ricovero per cose ed animali. La grotta delle Capre, infatti, prende il nome dagli ovini che vi trovavano rifugio, condotti dai pastori. Il promontorio del Circeo è luogo ove molte grotte sono state esplorate, la grotta Lazuisi e la grotta Azzurra, assieme alla grotta dell’Impiso, si aprono nel versante sud dello stesso. Quest’ultima assume la sua denominazione successivamente alla scoperta di un peculiare elemento stalattitico, la cui silhouette rimanda a quella di un soggetto impiccato. Maggiormente conosciuta per il valore archeologico, la grotta dei Guattari rappresenta un importante sito ove furono condotti studi e ricerche che portarono alla luce i ritrovamenti identificati come appartenenti all’uomo di Neanderthal.
Recentemente, ulteriori rinvenimenti umani ed animali hanno confermato l’importanza dell’area, di grande interesse.

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