Il territorio di Lucera, da tempo conteso poiché schierato contro Roma, in occasione della conquista da parte di questa ne divenne colonia. In quest'epoca, ad opera del magistrato Marco Vecilio Campo, che ne commissionò l’edificazione, fu eretto un anfiteatro romano augusteo per omaggiare l’allora imperatore Augusto, destinato ai giochi, condanne a morte, lotte tra gladiatori ed animali.
Costruito nel I secolo, l'anfiteatro romano augusteo di Lucerapoteva ospitare sino a diciottomila persone, una capienza notevole e che pone l’opera tra le più grandi del Sud Italia, dotato di sei ingressi a portale (due dei quali, principali, mostravano splendide colonne di ordine dorico) ed ampi spazi ipogei, di servizio. Parzialmente distrutto durante le incursioni saracene del VII secolo, venne abbandonato, finendo interrato nel corso del tempo.
Agli scavi degli anni Trenta del Novecento, ulteriori interventi degli anni Duemila si sono aggiunti per il recupero dell’anfiteatro, oggi visitabile.