Circondato da una natura boscosa, viva, l’abbazia di Sant’Angelo risponde al culto micaelico con un complesso dall’architettura pulita e gli ambienti che invogliano al raccoglimento interiore. Il monastero risale al X secolo, la sua fondazione è dovuta all’approdo nel territorio di un gruppo di monaci basiliani di rito bizantino i quali fecero della grotta sotterranea situata sotto l’attuale complesso, un primitivo cenobio. Stupendamente affrescata, la grotta mostra un ancor oggi godibile dipinto di San Michele Arcangelo. Dapprima una piccola cappella, in seguito ampliata sino a raggiungere le odierne dimensioni, l’abbazia retta dai basiliani visse l’avvicendamento con i monaci dell’Ordine di San Benedetto sino alla dismissione avvenuta nel XVIII secolo. Da allora il restauro dovuto al deperimento ed agli eventi sismici è iniziato solo nella prima metà degli anni ottanta dell’anno 1900, benché già dal primo dopoguerra fosse stata riconosciuta monumento nazionale.
Una bellissima struttura, con una veduta gradevole ed una natura verdeggiante a farvi da sfondo rendono il complesso una stupenda occasione spirituale e di visita storico-culturale.
