Tavole Palatine, il tempio di Hera a Metaponto. Tra le campagne che risalgono la Basilicata costiera, il tempio dorico del metapontino è una visione immersa in un’aura di storicità. Immaginare che in quest’angolo di Sud Italia dalla greca ascendenza vi fosse una brulicante vita spirituale è agevole, il sito è ancora oggi un luogo dove la tranquillità regna sovrana ed una certa interiorità è stimolata.
Le Tavole Palatine
Il tempio di Hera a Metaponto, frazione di Bernalda, la cui denominazione “Tavole Palatine” ha incerte origini, risale al VI secolo a.C. e il luogo della sua costruzione non è casuale. Il fiume Bradano, sulla cui sponda destra il tempio riposa, era considerato sacro dagli Achei, popolazione ellenica alla quale – tra le altre – si deve la costituzione della Magna Grecia, esperienza di colonizzazione greca del Meridione.
La struttura delle Tavole Palatine, di cui è possibile trovare in rete alcuni interessanti rendering (rappresentazioni editate con programmi e applicativi software digitali), constava di una cella, un corpo principale, circondato da colonne. Varcati i sei sostegni anteriori, si accedeva all’ambiente sacrale interno, non sopravvissuto ai secoli di abbandono.
Inizialmente le colonne perimetrali erano trentadue, mentre quanto risulta ai giorni nostri è un ordine di dieci elementi ed un altro di soli cinque, con basamento, e alcuni lastroni, parte dell’edificio centrale. La storia recente delle Tavole Palatine, più fausta, ne vede il restauro operato negli anni Sessanta del Novecento, in seguito alle operazioni di scavo della prima metà del secolo, preparando il tempio di Hera ad un compito importante, quello di trasmettere – nei secoli venturi – i lasciti del passato di Metaponto.
Metapontion, la Metaponto greca
Le Tavole Palatine, il tempio di Hera, sorge ad alcuni chilometri da Metaponto, al tempo colonia greca. Metapontion, questo il nome ellenico della frazione di Bernalda, fu colonia greca dal VII secolo a.C. sino alla annessione ai territori della Repubblica romana, avvenuta durante l’espansione di Roma nel III secolo a.C.; la quantità di resti architettonici suggeriscono che la città fu un vitale e prospero centro, così testimoniano gli edifici pubblici, le aree dedicate al culto ed i monumenti, presenti in buon numero.
Il culto di Hera nel tempio delle Tavole Palatine
L’attività nel tempio delle Tavole Palatine di Metaponto era dedita alla venerazione religiosa, in particolare di Hera, dea greca della fedeltà nel coniugio, del matrimonio e protettrice del parto. Figlia di Kronos, Hera nella mitologia fu moglie di Zeus (e di lui anche sorella), i templi dedicati rappresentano una traccia indelebile della maestosità dell’architettura sacra greca, attestazioni dello splendore della civiltà ellenica.
Il culto della dea ellenica si espanse anche in Magna Grecia ed alcuni incantevoli templi sono ancora oggi visitabili, si pensi, oltre a quello di Metaponto, alla Basilica di Paestum ed ai resti del santuario di Hera Lacinia, nei pressi di Crotone.
Pitagora a Metaponto
Metaponto fu l’ultima dimora del filosofo e matematico Pitagora, che sullo spirare della propria vita terrena e dopo varie sistemazioni, si stabilì nella colonia greca nella penisola italiana fondando una sua scuola e continuando ad insegnare.
Tavole Palatine, il tempio di Hera a Metaponto – Diario di Viaggio
“L’assolata costa ionica della Basilicata mi accoglie in estate con i suoi colori e le sue atmosfere placide, giungo al tempio di Hera a Metaponto con la luce che inizia a farsi obliqua e regala tinte più calde ed avvolgenti. Il colonnato davanti a me si innalza fiero sfuggendo al tempo e sfidando ogni meteo, pare lì da sempre e di certo non si scompone alla mia visita. L’aura dorata dona un aspetto meditativo, che rende la sessione di scatto ponderata anche più del consueto, soppesando inquadrature e geometrie.”.
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