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Scavi archeologici di Saepinum Altilia

Scavi archeologici di Saepinum Altilia, un viaggio nel vicus romano dallo splendido teatro e nelle terre molisane

Scavi archeologici di Saepinum Altilia. In quei giorni ero in viaggio per i territori molisani del Matese e decisi di dedicare un pomeriggio a riscoprire la storia attraverso le architetture dimenticate, immergendomi in una dimensione archeologica d’effetto.
I colori offerti dalla giornata agostana, vividi e intensi, rendevano il susseguirsi delle strade una esperienza rilassante, il poco traffico accentuava il potere distensivo del tragitto nella natura del Molise. Giunto a destinazione, non lontano dalla moderna Sepino, la rigogliosa natura boschiva invitava ad addentrarsi e scoprire quel che resta di una antica città preromana.
Saepinum, nonostante la favorevole posizione nei pressi del fiume Tammaro e la presenza delle rotte della transumanza, che portarono una certa floridità economica, non ebbe vita semplice.

La storia di Saepinum Altilia

Nata come vicus, attraversò periodi di guerra durante l’espansione di Roma per poi spopolarsi durante il Medioevo, assumendo il nome di Altilia, pur se senza residenti. I momenti di splendore sono ancora oggi testimoniati dalla moltitudine di strutture sopravvissute, già nell’Ottocento oggetto di ricognizioni. La rilevanza del sito portò a campagne di scavi anche nel Novecento.

Percorrere il decumano, lastricato di basole, è un’esperienza intensa, il tempo tra le mura di Altilia si è completamente fermato, le sue porte sono ora aperte e senza funzione, ma questo non impedisce di conservare un fascino che fa breccia. La città era dotata di alcune strutture pubbliche, tra cui tre stabilimenti termali, il più importante dei quali è sito vicino a porta Boiano, il foro, il comitium.
Lungo il decumano sono visibili anche due edifici di culto, uno dal maestoso colonnato ma senza effettive funzioni religiose, la basilica del foro, l’altro votato alla preghiera. La forte connotazione armentizia dell’economia della città si evince anche dalla predisposizione di abbeveratoi e dalla costruzione del macellum, area mercatale.

Il teatro

Giunti nel cuore di Saepinum, si scorge il suo pezzo pregiato, il teatro. Parzialmente alterato da una costruzione rurale che ha sostituito malamente la scena, non ha perso la sua bellezza, salendo le gradinate della cavea ho provato ad immaginare come potesse essere trovarsi lì durante uno spettacolo, tra suoni e atmosfere.

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