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Il Santuario di Santa Maria Regina di Anglona

Il Santuario di Santa Maria Regina di Anglona è la testimonianza dell’antica città omonima e uno dei gioielli romanici della Basilicata, a Tursi.
Santuario di Santa Maria di Anglona Foto: Michele Di Mauro
Santuario di Santa Maria di Anglona Foto: Michele Di Mauro

Il santuario di Santa Maria Regina di Anglona, un’oasi di pace nel territorio di Tursi. Il monumentale luogo di culto è la seconda tappa del reportage sul territorio di Tursi e sulle sue caratteristiche architetture. Dopo aver visitato il quartiere antico del paese, La Rabatana, è giunto il tempo di inerpicarsi verso il colle che ospita una delle costruzioni più interessanti della Basilicata.
Il santuario dista all’incirca dieci chilometri dal centro abitato e sulla via è possibile perdersi nella maestosità dei calanchi, moli frastagliate di argilla dal colore grigio, macchiate di verdeggianti arbusti.

Il Santuario di Santa Maria Regina di Anglona

Il Santuario di Santa Maria Regina di Anglona è uno dei luoghi di culto più significativi della Basilicata, un territorio ricco di storia e tradizioni, basta un’occhiata per rendersene conto. L’clima di pace che ammanta l’area su cui sorge, rende la chiesa un’importante meta di pellegrinaggio non solo per i fedeli lucani, ma anche per persone provenienti da altre regioni d’Italia e dall’estero. La sua storia affonda le radici nell’antichità, e il suo significato religioso e culturale si è sviluppato nei secoli, questo contribuisce ad intensificare l’aria di silenzioso raccoglimento che si respira.

Eretto su di una collina che domina la valle del fiume Agri, occupa una posizione privilegiata, poiché offre un panorama suggestivo sull’intero paesaggio circostante. Questa collocazione ha contribuito a conferire al posto un’aura di sacralità e mistero, che ha attratto non solo i devoti, ma anche numerosi studiosi e storici. Il complesso architettonico che ospita la chiesa si è evoluto nel tempo, ma l’elemento centrale resta sempre la figura della Madonna, che secondo la tradizione ha compiuto miracoli e guarigioni. La statua della Madonna di Anglona, che è l’oggetto di culto principale, è una scultura lignea risalente al XIII secolo, di stile romanico, ed è considerata un capolavoro dell’arte medievale lucana. In effetti, l’impressione che si ha dell’intero complesso e del contesto, è quello di un connubio riuscito tra luogo di spiritualità e balconata naturalistica.

Architettura e storia del santuario, Santa Maria Regina di Anglona

Intenzionato a comprendere meglio la storia del santuario, ho avviato una breve ricerca sulla santa dedicataria del complesso, scoprendo alcuni fatti interessanti. L’intitolazione mariana, si riferisce non ad una santa specifica, quanto alla protezione della Madonna sulla città di Anglona. Il centro origina dalle spoglie di Pandosia, realtà magnogreca posizionata su di un’altura in posizione strategicamente favorevole sulle valli dei fiumi Sinni e Agri. Il nucleo abitato, tra alterne vicende, fu popolato sino al XIV secolo, finendo in stato di abbandono a seguito di un evento incendiario. Ebbene, le testimonianze di Anglona sono ridotte a poca cosa, eccettuando il magnifico santuario, che gode di perfetta forma.

Storia

Originariamente, il sito ospitava una chiesetta, un piccolo ambiente votivo innalzato sul colle tra VII e VIII secolo. Nell’arco di alcuni secoli, questa fu oggetto di ampliamento, così da assumere in parte le sembianze attuali tra XI e XII secolo. Negli anni il santuario ha vissuto periodi difficili per via delle rivalità e delle scorribande nemiche, scampando alla devastazione delle terre tursitane nel XIV secolo.
L’intitolazione alla Regina di Anglona, come venne denominata la Madonna, è successiva e si data al primo anno del Novecento, quando la Vergine fu proclamata santo patrono della diocesi stessa. Il riconoscimento di basilica minore, avvenuto nel 1999, segue all’inserimento nella lista dei monumenti nazionali, di alcuni decenni precedente, e contribuisce a far comprendere la rilevanza di questo luogo.

Architettura

Dinanzi alla cattedrale non si può fare a meno di notare quanto fascino emani l’edificio, che fa largo uso di tufo e travertino. Il portale si inserisce in una facciata in stile romanico e mostra le trasposizioni animali dei quattro evangelisti. L’esterno della chiesa è composto anche dal campanile, coerente nello stile ed a pianta quadrata. Varcato il portone, ciò che per primo cattura lo sguardo soni gli incantevoli affreschi, non del tutto sopravvissuti, ma capaci di calare il pellegrino in una dimensione di arte e spiritualità. Le scene di Nuovo e Vecchio Testamento sono pregevoli e tra queste spiccano la creazione dell’Eden, i Santi Lucia, Vito, Rocco, Giovanni e Leonardo, ripresi sui pilastri, e la Torre di Babele.
La comunità vive intensamente il santuario, che nei primi giorni di settembre si anima di festeggiamenti e funzioni in onore della Madonna Regina di Anglona di Tursi.

Il Santuario di Santa Maria Regina di Anglona – Diario di Viaggio

Una distesa di chiare terre mi introduce verso l’ultima traccia dell’antica città di Anglona, il santuario intitolato alla Madonna che ne porta il nome. Qui, le tinte giallastre della struttura tufacea si coordinano con la soleggiata giornata in cui si svolge questa parte del reportage sul paese di Tursi, nel materano. Con l’amico e collega Lorenzo, ci apprestiamo a vivere e documentare questo luogo di ammaliante architettura sacra, oggi armati di rullini (come sempre, appena in scadenza) e digitali da testare. L’articolo sui risultati sarà pubblicato più avanti, mentre un primo scritto vedrà la luce nel Blog di Secret Village nelle prossime settimane.

L’interludio all’ambiente interno è un breve corpo aperto su tre lati da archi scolpiti, che al di sotto svela il portone di ingresso. Le volumetrie della chiesa, con la sua alta volta centrale, sono contraddistinte da giochi di luce che coccolano lo sguardo, ma più di tutto mi incuriosisce l’area absidata, sia da dentro, che esternamente. Ultimato il servizio di documentazione fotografica, è tempo per una buona riflessione sulla natura che circonda il Santuario di Santa Maria Regina di Anglona.”.

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