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Poppi, Castello dei Conti Guidi

Il castello di Poppi, monumento del borgo toscano, è contenitore di cultura e ospita la Biblioteca Rilli-Vettori. La visita è un passo messo nella storia, tra architetture d’altri tempi e opere artistiche.
Castello dei Conti Guidi - Poppi, Toscana Foto: Michele Di Mauro
Castello dei Conti Guidi - Poppi, Toscana Foto: Michele Di Mauro

Poppi, Castello dei Conti Guidi, storia e cultura in Toscana. Il fortilizio che veglia sul borgo del Casentino è un’imponente architettura medievale. Perfetta unione tra struttura militare e residenza signorile, oggi il castello ha assunto i caratteri, meno belligeranti, di museo e di raccoglitore per attività culturali. Una nuova carriera, questa, che dura da anni e che rende merito ad uno dei forti meglio conservati nel tempo. L’aspetto austero cela l’accogliente interno, ricercato nelle soluzioni e finemente ornato.

Poppi, Castello dei Conti Guidi

Le radici del Castello dei Conti Guidi sono da rinvenire nell’edificio originario, eretto tra XII e XIII secolo. Quella dei Guidi, potente famiglia feudataria, eresse alcune fortificazioni in Toscana, facendone simbolo della propria influenza e del dominio sulle terre dell’aretino.
Esternamente, la costruzione si caratterizza per le alte mura che circondano i corpi di fabbrica, a loro volta attorniate da giardini. Le stesse che si interrompono solo dove si apre l’ingresso al castello, si innalzano sulla collinetta che si eleva sul Casentino.

Visibile da buona parte della vallata toscana, la torre della rocca è l’elemento principale del prospetto, a sezione quadrata e con guglie all’estremità. L’accesso principale, al tempo, era costituito da una porta rivolta verso valle, con una ripida rampa di accesso, mentre una seconda porta, più piccola, si apriva verso la piazza d’armi. Nel corso del tempo, la porta minore, denominata Porta Leone, divenne l’ingresso a partire dal XV secolo. La struttura esterna è stata oggetto di diverse modifiche nel corso dei secoli, ma ha mantenuto la sua imponenza e il suo carattere di fortezza medievale.

Gli esterni

Le alte mura perimetrano il cortile, di maggiore ampiezza sul davanti e che ospita un pozzo in pietra, la stessa utilizzata per l’incastellamento.
La veduta anteriore del castello mostra una certa difformità stilistica tra i lati, uno di questi più sobrio e austero, attribuito ad un non ben precisabile progettista, e un altro più recente e di orientamento gotico, la cui realizzazione avrebbe curato l’architetto Arnolfo di Cambio. Questa differenza si manifesta nella presenza di bifore e cornici marcapiano, che variano in numero e stile tra le due parti dell’edificio. Nello specifico, la parte attribuibile ad Arnolfo di Cambio presenta due ordini di bifore inseriti in un arco cieco, soluzione architettonica che crea un apprezzabile parallelo con Palazzo Vecchio a Firenze.

Gli interni

All’interno si gode una stratificazione stilistica che non crea sovrapposizione, anzi, arricchisce il fascino del Castello dei Conti Guidi di Poppi. La lunga storia del maniero, infatti, ha portato a potersi delineare differenti epoche. Attorno ad un cortile interno si innalzano i piani della struttura, collegati da una meravigliosa scala del XV secolo, con ballatoi in legno. Le murature della colonna in pietra si affacciano sul chiostro e sono ornate da blasoni. Mentre in basso sono disposte le celle, testimonianza del potere del castello e della funzione amministrativa della giustizia che spettava al signore che occupava il palazzo.

I piani alti, invece, sono riservati alla residenza nobiliare, sono ospitali e pregiati nei decori e negli arredi. Il Salone delle Feste, su tutti, cattura l’occhio per il suo soffitto ligneo e per le pareti, su cui si godono motivi geometrici. Le altre stanze recano tracce di affreschi, tra cui un’opera trecentesca di Taddeo Gaddi, e condividono le capriate in legno, mantenendo una percezione di generale prestigio. La visita del castello è gradevole ed immersiva, toccando il suo apice allorquando si giunga all’ala che più entusiasma chi scrive.

La Biblioteca Rilli-Vettori

L’origine della Biblioteca Rilli-Vettori risale al primo quarto del XIX secolo, ad opera del conte Fabrizio Rilli Orsini, il quale fece dono della sua collezione di testi alla comunità di Poppi. Inizialmente collocata in altro immobile, la sua destinazione attuale nel Castello dei Conti Guidi è datata agli inizi del Novecento, occupando alcune sale. Agli oltre novemila volumi che componevano il complesso librario, si unirono nel tempo donazioni di privati ed istituzioni religiose, tra cui si ricordano quelle provenienti dal monastero di San Fedele e dai monaci del convento dei Cappuccini. L’intervento del secondo titolare della Biblioteca negli anni Novanta, il prof. Vittorio Vettori, permise di moltiplicare il numero di libri con una importante donazione di fondi.

Storia e cultura in Toscana

La storicità che permea il monumento di Poppi, il Castello dei Conti Guidi, è tale che ha ispirato la creazione di una serie di spille. Ad inizio 2025, infatti, è stata richiesta dal Sindaco del paese la riproduzione delle spille placcate in oro che in precedenza la stessa azienda aveva fabbricato. Il castello, ancor più, è uno dei protagonisti dell’ingresso di Poppi nell’associazione I Borghi più Belli d’Italia, che ha come fine quello di promuovere le realtà più interessanti della Penisola.

La roccaforte, da alcuni anni, ha assunto anche un ruolo di contenitore di cultura e spettacolo. La rassegna teatrale Castle Theatre è un appuntamento con le rappresentazioni in scena che anima il castello e rende onore alla sua presenza scenica.  

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