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Un solitario maniero, il castello di Monteserico

Un solitario maniero, il Castello di Monteserico, in Basilicata. Le semplici quanto fiere fattezze si ergono sul picco del colle, il castello di Monteserico sorveglia la valle del Bradano in una solitaria crociata contro il tempo.

Un solitario maniero, il Castello di Monteserico, in Basilicata. Le semplici quanto fiere fattezze si ergono sul picco del colle, il castello di Monteserico sorveglia la valle del Bradano in una solitaria crociata contro il tempo, che mai ha avuto fine e che perdura nonostante visitatori e attività moderne suggeriscano essere in una diversa epoca. Da qui, infatti, è possibile librarsi in volo con il parapendio, sorvolando questo luogo dal panorama sterminato.
Il territorio di Genzano di Lucania accoglie la struttura su una delle sue sinuose colline, a cavallo tra Basilicata e Puglia, costruita con una pietra dalle tinte chiare come la vegetazione copre le terre della zona, che durante le stagioni calde risplende.

Un solitario maniero

Sebbene si innalzi in una porzione di Basilicata che sembra non avere altro intorno, il castello di Monteserico si inseriva in un sistema difensivo basato sulla comunicazione tra fortificazioni. Dall’alto del monte Serico, il solitario maniero sorvegliava il transito sulla via Appia, dominandone il passaggio e guardando sino all’orizzonte per avvistare tempestivamente le incursioni nemiche.
I cinquecentocinquanta metri di altezza estendono la vista sino alla Murgia pugliese, da qui si scorgono finanche gli Appennini, sfondo naturalistico che strega lo sguardo. Nessun rumore disturba questo fazzoletto di Basilicata, isolato eppure in contatto con il mondo circostante.

Il castello di Monteserico

La roccaforte ha origini normanne, pur se la struttura base è una torre longobarda, e rispecchia l’architettura bellica medievale. Oggi sostituito da un ponte permanente in pietra, l’accesso era consentito attraversando un ponte levatoio che superava il fossato. Oltre le alte mura che cingono il castello, l’imponente torre rappresenta il corpo principale suddivisa in più piani, al di sotto della quale sono presenti alcuni spazi sotterranei. Il cortile interno, benché non particolarmente ampio, è vivibile e caratterizzato da locali che raccontano la storia del castello di Monteserico. L’edificio, nato con finalità difensive, con la dismissione dei panni militari, divenne una residenza. Tracce della più mite adibizione si rivengono nelle opere interne, volte ad assicurare un maggiore comfort agli occupanti.
Il forte di Genzano di Lucania diede dimora, nel Novecento, alla nota attrice Lyda Borelli, beneficiando di un’opera di restauro durante il Ventennio.

Dal mio diario di viaggio, il castello di Monteserico

Giunto ai piedi della collina, attorniata da campi dorati senza misura, sono attratto dalla solidità di quel fortilizio che pareva esser lì da sempre, costruito assieme al suo piedistallo naturale. Raggiunta la sommità, il castello di Monteserico mostra una forma eccellente per la sua età e se si raffronta ad altre strutture coeve sparse per l’Italia e che non hanno goduto di eguale cura.
La rocca di Genzano di Lucania alberga su di un colle lontanamente salutato da altre alture, in un lembo di Basilicata silente e poco incline, per le poche ed a tratti malmesse strade, alle visite di cortesia. Avventurarsi sin qui deve riflettere un certo interesse per questi luoghi, una genuina curiosità per un maniero dal gusto
Lontano dagli stilemi dei castelli rinascimentali, ricchi di elementi e ornamenti, torri e finestrature ammalianti, qui si è innanzi ad un austero stabile dalle salde forme squadrate. Poche, forse nessuna, concessioni al bello fine a sé, l’unica meraviglia è il panorama, la semplicità si fa pregio e la struttura si apprezza per questo. Lo sfondo è maestoso, con la valle che digrada al di sotto le forme del monte Serico e corre verso l’infinito.
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