Capitale della Cultura 2027, Aliano candidata e scelta tra le dieci finaliste. Entro il 28 marzo 2025 si saprà quale dei centri italiani sarà decretato vincitore e potrà farsi promotore della cultura della Penisola; nell’attesa della decisione ultima, la selezione del 17 gennaio 2025 vede alcuni dei luoghi più rappresentativi contendersi il titolo e presentare interessanti progetti per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio.
Le delegazioni delle città saranno impegnate nelle pubbliche audizioni che si terranno 25 e 26 febbraio, chiamate nel tempo di un’ora ad esporre il proprio progetto, in funzione della valutazione.
Alberobello, in Puglia, ha presentato “Pietramadre”, Aliano, Basilicata, “Terra dell’Altrove”, Brindisi, tornando in Puglia – e così Pure Gallipoli con “La bella tra terra e mare” – ha promosso “Navigare il futuro”; La Spezia, Liguria, “Una cultura come il mare”, Pompei, in Campania, “Pompei Continuum”, Pordenone (Friuli Venezia Giulia), “Pordenone 2027. Città che sorprende”, Reggio Calabria (dell’omonima regione), “Cuore del Mediterraneo”; Sant’Andrea di Conza, ancora in Campania, “Incontro tempo”; Savona, nuovamente in Liguria, “Nuove rotte per la cultura”.
Capitale della Cultura 2027, Aliano candidata
“Questa piccola ma vibrante comunità rappresenta un esempio straordinario di come una realtà locale possa diventare un faro culturale”, queste le bellissime parole spese dall’assessore regionale alla Salute e al PNRR Cosimo Latronico, che in un suo intervento ha affermato come i segnali della Basilicata siano tali da poter ritenere la stessa una terra attiva e propulsiva della cultura. Leggi qui l’intervento completo.
La candidatura di Aliano a Capitale della Cultura 2027 era stata ufficializzata agli inizi dello scorso anno, in un evento organizzato all’interno del Teatro Stabile di Potenza. In questa sede, si discusse l’ambiziosa iniziativa progettuale che prende il nome di “Terra d’Altrove”, che mira a dare un modello di sviluppo, sulla base del turismo lento e culturale, che sia sostenibile e capillare.
L’intento, infatti, è quello di creare una distribuzione dei poli di attrazione, articolata su tutto il territorio, non solamente identificando, i poli stessi, con alcuni luoghi già rinomati.
Aliano, tra Carlo Levi e i Calanchi
Il borgo di Aliano è un dedalo di brevi vie che si irraggiano scandite da architetture di antica memoria, un villaggio dall’atmosfera medievaleggiante. Il paesello passa il suo importante vaglio per divenire Capitale della Cultura italiana 2027 nell’anno di tre eventi legati allo scrittore che ha dato lustro al comune del materano.
Il suo nome, infatti, è parte di un binomio inscindibile con quello di Carlo Levi, lo scrittore ed artista di origine torinese che ne immortalò la vita degli anni Trenta nel suo romanzo Cristo si è fermato a Eboli.
Ebbene, il 2025 è l’anno in cui si festeggiano le ottanta primavere della pubblicazione del libro, oltre ai novanta dal confino di Levi in Basilicata (Grassano prima ed Aliano poi) ed ai cinquanta anni dalla sua morte. Il legame con la realtà del Meridione è tale che egli ad Aliano si fece seppellire. Qui il suo sguardo sensibile e di concreto acume colse un illuminato spaccato di vita della prima metà del Novecento, ponendo lo sguardo sulla condizione popolare di isolamento tra i maestosi calanchi, si, ma di grande e dignitosa umanità.
La candidatura di Aliano, una scelta di identità
Aliano è senza dubbio una delle realtà che maggiormente hanno conservato la propria identità; in quest’ottica, non sorprende che il borghetto sia stato accolto tra i paesi più attraenti in lizza per aggiudicarsi il titolo. L’abbondanza di tradizioni, la radicata connessione con il territorio e le prospettive future che vogliono il paesello protagonista della scena culturale con il progetto Terra dell’Altrove, sono già sigillo di qualità. La conferma è giunta con il passaggio della selezione alle dieci finaliste e che verrebbe sancito con l’eventuale proclamazione di Aliano a Capitale della Cultura 2027.
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